Ecomafie e servizi segreti, Bratti: "Indagheremo sulla gestione rifiuti di Guido Bertolaso"
pubblicato il 18 luglio 2016 alle ore 09:47
Alessandro Bratti è il presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sulle ecomafie e commenta al telefono con Fanpage la sentenza di primo grado del processo Resit: "La condanna a 20 anni per Cipriano Chianese è storia perché finalmente i processi non terminano senza colpevoli - ha detto il presidente - è la conferma delle indagini di Mancini anche se molto c'è ancora da chiarire". Il deputato del Pd fa riferimento al ruolo dei servizi segreti durante l'emergenza rifiuti in Campania, circostanza emersa da un'intervista di Giulio Facchi (ex vice commissario all'emergenza rifiuti condannato a 5 anni e 6 mesi nel processo Resit) rilasciata a Fanpage. "Ci sono state situazioni dove gli apparati dello Stato hanno avuto qualche responsabilità - ha detto Bratti - ma credo che queste responsabilità siano più evidenti durante il commissariamento di Guido Bertolaso". Il presidente della commissione ha sottolineato che la commissione d'inchiesta sulle ecomafie sta lavorando proprio su questo: "Abbiamo già sentito Cafiero de Raho che c'ha dato diversi elementi su questa questione, quella stagione fa assolutamente capita e va compreso se, come dicono diversi procuratori della repubblica, ci siano stati interventi degli apparati dello Stato".
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