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Francesco Maria Gallo
ISCRITTO IL 3 aprile 2015 alle ore 12:17
Nato nella seconda metà del XX° secolo, è considerato in alcuni ambienti dell’economia, del sociale e della cultura grande esperto di comunicazione interpretativa e mutevole. «Sono un comunicatore senza fissa dimora perché l’atto del comunicare non conosce luoghi, spazi, oggetti e soggetti stanziali» afferma Gallo.
Crotonese di origine, è nato negli ambienti del DAMS, allievo di Umberto Eco, ma anche seguace di Luciano Nanni. Condizionato da Luis Prieto e da Roland Barthes, come tiene a sottolineare, convinto della sfera di relazione continua e diversa tra l’oggetto storico e l’oggetto materiale che anima il nostro agire, il nostro interpretare, il nostro pensare e le azioni conseguenti provocando cambiamenti. ha interpretato, per quello che era e deve essere, una facoltà per creare addetti ai lavori nel fantastico mondo di Amelie: la comunicazione ingranaggio scientifico che attiva la propulsione del cambiamento e della mutazione coerente ai mercati, alla società, alle economie.