Sandro Gozi: "Mai più i soldi europei a chi non rispetta i diritti fondamentali"
pubblicato il 3 agosto 2020 alle ore 09:50
Sandro Gozi è il primo europarlamentare italiano eletto nella fila di una formazione straniera, En Marche di Emmanuel Macron. Al parlamento europeo siede tra i banchi dei liberali di Renew Europe, dopo l'esperienza da sottosegretario con delega agli Affari Europei durante i governi Renzi e Gentiloni. Ai microfoni di Fanpage, Gozi affronta i principali nodi legati al piano di rilancio economico messo in piedi dall'Unione per affrontare la crisi del Coronavirus, che nei prossimi mesi dovrebbe far affluire in Italia oltre 200 miliardi tra prestiti e contributi a fondo perduto. L'europarlamentare parla anche di un altro tema al centro del dibattito nel parlamento Ue: la possibilità di sanzionare quei Paesi che - come Ungheria o Polonia - sono accusati di non rispettare lo stato di diritto. Un punto tornato sotto i riflettori durante le trattative sul Recovery Plan e con la decisione della Commissione Ue di sospendere l'erogazione dei fondi ai comuni polacchi che si sono dichiarate zone vietate alle persone Lgbt.
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