Come si voterà con il Rosatellum bis: la legge elettorale spiegata in 150 secondi
pubblicato il 12 ottobre 2017 alle ore 14:59
Alle prossime elezioni i cittadini avranno a disposizione due schede, una per la Camera dei deputati, l’altra per il Senato della Repubblica. I candidati potranno essere sostenuti da una lista o da coalizioni di liste, mentre non è prevista la possibilità di dare preferenze. Ogni partito potrà presentare in ogni collegio un listino di nomi, con la possibilità per un candidato di presentarsi in un massimo di 5 collegi plurinominali.
Ma come si vota?
Se l’elettore traccia una X sul simbolo di un partito, all’interno della coalizione, il voto va sia al partito per la quota proporzionale, che al candidato sostenuto dalla coalizione, per la quota maggioritaria.
Se l’elettore traccia una x direttamente sul candidato, il voto va al candidato per la quota maggioritaria e in più viene “spalmato” su tutti i partiti che lo sostengono per la parte proporzionale.
Non sarà possibile praticare il cosiddetto voto disgiunto, ovvero votare per un candidato e contemporaneamente per una lista che sostiene un altro candidato.
Le liste devono rispettare la parità di genere, ovvero non potrà esserci una quota superiore al 60% di donne o uomini.
Ma come verranno eletti deputati e senatori? Il Rosatellum bis è un sistema misto, per circa un terzo maggioritario e per i due terzi proporzionale.
Con il maggioritario, alla Camera saranno assegnati 231 seggi e al Senato 109 + 7. In pratica l’Italia sarà divisa in collegi uninominali e verrà eletto solo il candidato che prende più voti.
Con il proporzionale saranno eletti i restanti 398 deputati e 199 senatori. In pratica i seggi saranno assegnati a ogni lista in proporzione al numero dei voti ottenuti su base nazionale. In altre parole, se la lista Amici di Fanpage ottenesse il 30% dei voti alla Camera, le spetterebbe il 30% dei deputati eletti con il proporzionale.
Non è previsto un premio di maggioranza per la lista che ottiene più voti.
Esiste una soglia di sbarramento, ovvero una quota minima da raggiungere per ottenere seggi in Parlamento.
La soglia è del 3% per le liste e del 10% per le coalizioni.
Infine, la scheda avrà un meccanismo anti frode: un tagliando rimovibile con numero progressivo che verrebbe staccato solo al momento dell'inserimento nell'urna.
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