Renzi a Letta: un patto alla tedesca per i prossimi 15 mesi
pubblicato il 16 dicembre 2013 alle ore 13:08
Matteo Renzi si prende il Partito democratico. Una settimana dopo le primarie che lo hanno laureato segretario, arriva l'investitura ufficiale a Milano, nel corso di un'affollata assemblea. Il discorso, davanti al suo predecessore Guglielmo Epifani e al premier Enrico Letta, è un programma serrato, a cominciare dai paletti posti al governo:"C'è bisogno di chiarire su cosa vogliamo lavorare nei prossimi 12-15 mesi. Penso che il nuovo gruppo dirigente dovrà collaborare con le forze della coalizione per un'agenda puntuale di riforme a livello di esecutivo. Il primo punto per un'agenda condivisa con una scansione temporale chiara e che parta da un accordo alla tedesca voce per voce, punto per punto con la tempistica".Il primo punto in vetta alla lista è il lavoro, soprattutto quello per i giovani, tuttavia Renzi affronta diversi temi caldi, dalla scuola alle unioni civili, fino alla riforma delle legge elettorale. Ma l'attacco più feroce è a Beppe Grillo, a cui promette il sostegno per lo stop ai rimborsi elettorali in cambio di un patto per le riforme."Sei disponibile #beppefirmaqui a cambiare da domani mattina e a smettere di stare sul tetto del Parlamento e andare a votare per cambiare le cose per cui sei stato eletto. Se su questo non ci stai sei un chiacchierone, l'espressione buffone vale per te".
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