Il tramonto di Berlusconi, le speranze dell'Europa
pubblicato il 13 ottobre 2013 alle ore 18:10
Il governo di larghe intese di Enrico Letta è ancora vivo e il Senato della Repubblica ha votato la decadenza da Palazzo Madama di Silvio Berlusconi. In poche ore il mondo politico italiano sembra essere stato investito da un’ondata di novità mai vista negli ultimi venti anni. La doppia sconfitta del Cavaliere potrebbe segnare il nuovo inizio per il Paese che potrebbe lasciarsi alle spalle gli anni di immobilismo politico ed economico dovuto al pantano politico. Il condizionale, tuttavia, è d’obbligo poiché il fondatore di Mediaset ha abituato gli italiani a recuperi straordinari nel corso degli anni rinascendo varie volte dalle sue stesse ceneri. Ma ormai in Europa ci si chiede se l’Italia, a prescindere dal destino del suo ex premier, riuscirà in tempi ragionevoli a rimettersi in sesto, dando il via a politiche economiche e sociali che favoriscano la crescita ed i consumi.Fanpage.it ha intervistato lo storico tedesco Arnd Bauerkämper, docente presso la Frei Universität di Berlino, per capire come in Germania ed in Europa viene seguita la situazione italiana, se si teme che Roma possa seguire lo stesso percorso disastroso di Atene e, infine, cosa necessiti al Paese per provare a risalire la china. Ancora una volta emerge una richiesta chiara e ferma verso l’apertura di una stagione di riforme che, a differenza del recente passato, siano portatrici di cambiamenti profondi all’interno delle Istituzioni e soprattutto della società italiana. La lotta alla corruzione, al nepotismo e al mal costume vengono individuate come le priorità del paese che, nonostante tali nei, è altamente apprezzato sia per il ruolo storico giocato nella creazione dell’Unione Europea, ma anche e soprattutto per il suo straordinario potenziale umano e creativo.
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