La favola di Richarlison, il bomber del Brasile cresciuto nelle favelas
pubblicato il 6 dicembre 2022 alle ore 13:27
A 16 anni stava per essere assassinato da un boss della malavita brasiliana che scambiandolo per un trafficante di droga, gli ha puntato la pistola alla tempia. Nato nel 1997 in un quartiere povero di Nova Venécia, una cittadina a Est del Brasile, per molti il destino di Richarlison de Andrade, conosciuto come Richarlison, era già scritto. È riuscito a salvarsi grazie al suo talento e al desiderio di aiutare la sua famiglia portando avanti con grande sacrificio l’unica passione che potesse garantirgli un futuro migliore e allenandosi ogni giorno con un unico obiettivo in testa: diventare un calciatore ad alti livelli. Al mondiale in Qatar tutti si sono accorti di lui, grazie alla doppietta all’esordio e alla prodezza in rovesciata che ha permesso al suo Brasile di battere la Serbia 2 a 0. E pensare che quando il CT del Brasile lo ha preferito ad altri colleghi più esperti in molti erano scettici sul suo conto, ma Richarlison ormai è abituato a stravolgere i pronostici per continuare a godersi, con il sorriso sulle labbra, ogni momento della sua favola
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