Roger Federer, il campione che ci insegna come costruire i successi imparando dalle sconfitte
pubblicato il 8 agosto 2020 alle ore 09:00
Quando era piccolo, in campo, era un bambino irascibile che se la prendeva così tanto con se stesso dopo una sconfitta da spaccare per terra racchette su racchette, tormentato dal timore di non essere all’altezza:
“Nel momento in cui inizi a dubitare di te stesso, probabilmente perderai” (Roger Federer)
Quel talento così puro in Svizzera nessuno l’aveva mai visto. Già a 4 anni si incantava a guardare in TV per ore uno dei suoi idoli Boris Becker, studiando nei dettagli i particolari di tutti i suoi colpi e movimenti tanto che, a 6 anni, quando impugnò per la prima volta la racchetta, sembrava che il destino li avesse riuniti come due anime che si erano già conosciuti in un’altra vita. Ma per Roger Federer non è stata tutta in discesa la strada per diventare una leggenda.
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