I poli magnetici della Terra si stanno invertendo
pubblicato il 24 gennaio 2019 alle ore 15:53
Testi: Andrea Centini
Video: Zeina Ayache
I poli della Terra si stanno invertendo e moriremo tutti. No. Vediamo cosa si intende per ‘inversione dei poli’ e quali potrebbero essere i rischi per noi.
Cos’è l’inversione dei poli
La Terra è sede di un campo magnetico che ha due poli, il polo nord magnetico e il polo sud magnetico, che non coincidono con quelli geografici, anche se attualmente sono vicini. Ciclicamente i poli del campo magnetico si invertono, l’inversione dunque è un fenomeno naturale e l’ultima volta è avvenuto circa 780mila anni fa.
La Terra è circondata dalla magnetosfera, cioè la parte più esterna dell’atmosfera terrestre all’interno della quale è confinato il campo magnetico terrestre. La magnetosfera terrestre ha il compito di proteggerci dalle pericolose radiazioni del vento solare, deviando le particelle, è insomma una specie di scudo. La sua origine non è del tutto chiara, ma sappiamo che è associata ai campi elettrici generati dalla dinamica del ferro fluido che si trova nel nucleo esterno della Terra.
L’indebolimento del campo
Gli scienziati non stanno studiando solo l’inversione dei poli, ma anche l’indebolimento del campo geomagnetico relativo all’Anomalia del Sud Atlantico, cioè una zona del campo magnetico terrestre con un’intensità sensibilmente inferiore rispetto al resto della magnetosfera in cui i satelliti rischiano di essere ‘fritti’ dalle radiazioni. L’area in questione si estende dal Cile allo Zimbabwe.
Cosa rischiamo con l’inversione dei poli
L’inversione dei poli, come dimostrano studi multidisciplinari condotti sui fossili di animali vissuti ai tempi delle precedenti inversioni, non dovrebbe incidere sulla nostra vita: insomma, non moriremo tutti. Ci sono ipotesi sull’inversione dei poli che però potrebbero preoccuparci. Secondo alcuni infatti l’inversione dei poli potrebbe avvenire repentinamente lasciando, per qualche tempo, la Terra senza scudo permettendo alle tempeste geomagnetiche provocate dal vento solare, di raggiungerci. Tutto ciò potrebbe innescare danni potenzialmente catastrofici a causa delle interferenze con i satelliti, le comunicazioni radio e i sistemi di navigazione GPS, considerando la nostra vita iperconnessa possiamo dunque immaginarci le eventuali conseguenze di un simile evento. A ‘perdere la rotta’ potrebbero essere anche tutte quelle specie vivendi che utilizzano il campo magnetico per i loro spostamenti e le migrazioni, come gli uccelli.
Le teorie più accreditate però sostengono che l’inversione dei poli non è un evento repentino, ma richiede circa 4-5mila anni prima di concretizzarsi.
Insomma, possiamo stare tranquilli.
Video: Zeina Ayache
I poli della Terra si stanno invertendo e moriremo tutti. No. Vediamo cosa si intende per ‘inversione dei poli’ e quali potrebbero essere i rischi per noi.
Cos’è l’inversione dei poli
La Terra è sede di un campo magnetico che ha due poli, il polo nord magnetico e il polo sud magnetico, che non coincidono con quelli geografici, anche se attualmente sono vicini. Ciclicamente i poli del campo magnetico si invertono, l’inversione dunque è un fenomeno naturale e l’ultima volta è avvenuto circa 780mila anni fa.
La Terra è circondata dalla magnetosfera, cioè la parte più esterna dell’atmosfera terrestre all’interno della quale è confinato il campo magnetico terrestre. La magnetosfera terrestre ha il compito di proteggerci dalle pericolose radiazioni del vento solare, deviando le particelle, è insomma una specie di scudo. La sua origine non è del tutto chiara, ma sappiamo che è associata ai campi elettrici generati dalla dinamica del ferro fluido che si trova nel nucleo esterno della Terra.
L’indebolimento del campo
Gli scienziati non stanno studiando solo l’inversione dei poli, ma anche l’indebolimento del campo geomagnetico relativo all’Anomalia del Sud Atlantico, cioè una zona del campo magnetico terrestre con un’intensità sensibilmente inferiore rispetto al resto della magnetosfera in cui i satelliti rischiano di essere ‘fritti’ dalle radiazioni. L’area in questione si estende dal Cile allo Zimbabwe.
Cosa rischiamo con l’inversione dei poli
L’inversione dei poli, come dimostrano studi multidisciplinari condotti sui fossili di animali vissuti ai tempi delle precedenti inversioni, non dovrebbe incidere sulla nostra vita: insomma, non moriremo tutti. Ci sono ipotesi sull’inversione dei poli che però potrebbero preoccuparci. Secondo alcuni infatti l’inversione dei poli potrebbe avvenire repentinamente lasciando, per qualche tempo, la Terra senza scudo permettendo alle tempeste geomagnetiche provocate dal vento solare, di raggiungerci. Tutto ciò potrebbe innescare danni potenzialmente catastrofici a causa delle interferenze con i satelliti, le comunicazioni radio e i sistemi di navigazione GPS, considerando la nostra vita iperconnessa possiamo dunque immaginarci le eventuali conseguenze di un simile evento. A ‘perdere la rotta’ potrebbero essere anche tutte quelle specie vivendi che utilizzano il campo magnetico per i loro spostamenti e le migrazioni, come gli uccelli.
Le teorie più accreditate però sostengono che l’inversione dei poli non è un evento repentino, ma richiede circa 4-5mila anni prima di concretizzarsi.
Insomma, possiamo stare tranquilli.
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