Perché i cani uccidono i bambini? Convivere si può, ecco cosa fare e NON fare
pubblicato il 19 settembre 2017 alle ore 09:54
Ma perché i cani uccidono i bambini?Eh bella domanda...
Innanzitutto è importante dire che i cani non 'uccidono' i bambini, i cani mordono i bambini uccidendoli, ma non necessariamente era quello il loro obiettivo.
Un cane morde per molte ragioni (per fermare, per difendersi, per uccidere), di solito però quando un cane attacca un bambino il motivo può essere legato alla predazione (il piccolo viene visto come una preda) o alla paura (il piccolo viene visto come una minaccia da fermare).
I cani non sono pazzi, i cani non sono feroci assassini, i cani sono... CANI!
Capire che i cani mordono, è fondamentale per imparare ad essere coscienziosi e a non lasciarli da soli a dover gestire l'imprevedibilità dei bambini.
I bambini ad alcuni di noi possono sembrare esseri viventi pucciosi e adorabili con le loro urla, le loro corse pazze, il bisogno di toccare tutto e il divertentissimo lancio di oggetti, per i cani non è così: tutto questo loro essere (giustamente) curiosi e imprevedibili li rende una minaccia agli occhi del cane che quindi, messo alle strette, finirà per saltare addosso al bambino e/o morderlo per fermarlo: ma non perché il cane sia cattivo, ma perché il cane non parla, il cane non ha un pollice opponibile, il cane fa il cane, quindi gli stop li da con le zampe e con la bocca, a secondo delle razze la preferenza va per una o per l'altra parte del corpo.
Dicevamo: fermarlo. Non ucciderlo.
A meno che il bambino non faccia qualcosa di estremo come infilare la mano nella ciotola mentre il cane mangia, saltargli addosso mentre dorme o tirargli le orecchie con forza. E a meno che questi comportamenti non sia reiterati nel tempo: per intenderci, se è una vita che il bambino rompe le palle ad un certo punto il cane perde la pazienza.
E se non sono i genitori ad insegnare ai figli come comportarsi, tocca farlo al cane, ma i risultati non sono sempre 'soddisfacenti'.
E no, non dobbiamo pretendere che un cane sia paziente sempre e comunque, no, il cane non deve subire tutto perché 'è solo un bambino'. NO!
Perché allora se ci va bene che quello 'è solo bambino' deve andarci bene che quello 'è solo un cane'.
Quanti di noi accetterebbero di subire le insistenze di un bambino senza dirgli di smetterla?
Ecco, noi possiamo parlare, possiamo regolare i nostri gesti fermando i bambini senza fargli male, i cani no, non tutti comunque.
C'è poi un altro grande problema: l'esclusione sociale.
Se noi cresciamo i cani in giardino, privandoli della vita in famiglia, facendoli uscire poco in passeggiata, non permettendogli di far parte del gruppo, come possiamo pensare di non essere considerati per loro una minaccia nel momento in cui entriamo nel loro territorio? Eh no, il giardino non è tuo se lasci che i cani vivano sempre e solo li, quel giardino diventa il loro.
Insomma, è brutto da accettare, ma non possiamo colpevolizzare i cani per essere cani, né i bambini per essere bambini, ciò che dovremmo realmente comprendere è che: se ti pigli un cane, te ne devi occupare, ti devi informare, devi stargli dietro, non devi maltrattarlo, non puoi lasciarlo solo coi bambini e devi avere il tempo e la voglia per occupartene, altrimenti, facci un favore, comprati un peluche.
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