Una 15enne di 12mila anni risolve il mistero su nativi americani
pubblicato il 16 maggio 2014 alle ore 13:10
Lo scheletro di una 15enne vissuta 12mila anni fa ha risolto un mistero lungo decenni e ha fatto luce sulle origini dei nativi americani. Naia, così è stata battezzata, è stata trovata dagli archeologi al largo della penisola dello Yucatan, in Messico, in una grotta sommersa dopo lo scioglimento dei ghiacciai, in cui la ragazza probabilmente è caduta mentre cercava dell'acqua. "Naia è lo scheletro più antico e completo che ha ci ha dato la possibilità di fare studi ad altissimo livello", spiega l'archeologa Pilar Luna Erreguerena. Il suo dna infatti è preziosissimo: gli studiosi non erano mai riusciti a spiegarsi perché i primi abitanti del continente, detti paleoamericani, e i nativi americani contemporanei fossero così diversi fra loro. Per anni si è pensato che fossero due gruppi distinti arrivati con ondate migratorie diverse. Ora invece il dna di Naia dimostrerebbe che entrambi i gruppi hanno lo stesso codice genetico e derivano dalle popolazioni arrivate nel continente americano attraverso lo Stretto di Bering. Le differenze fra le due popolazioni sarebbero causate dunque solo da un'evoluzione molto rapida.
mostra altro
altro di Cronaca
-
4 VISUALIZZAZIONICronaca
-
3885 VISUALIZZAZIONICronaca
-
1985 VISUALIZZAZIONICronaca
-
12567 VISUALIZZAZIONICronaca
-
5643 VISUALIZZAZIONICronaca
-
15749 VISUALIZZAZIONICronaca
-
3776 VISUALIZZAZIONICronaca
-
2676 VISUALIZZAZIONICronaca
-
393124 VISUALIZZAZIONICronaca
-
9985 VISUALIZZAZIONICronaca
-
163 VISUALIZZAZIONICronaca
-
354948 VISUALIZZAZIONICronaca
-
2328 VISUALIZZAZIONICronaca
-
9226 VISUALIZZAZIONICronaca
-
1595 VISUALIZZAZIONICronaca
-
38207 VISUALIZZAZIONICronaca