Rosa Chemical: “Non mi sento parte della scena trap, combatto l’ignoranza con le provocazioni”

Classificare “Polka”, il suo successo e quello del suo autore Rosa Chemical, potrebbe essere una lotta impari, per chi cerca di provocare ed educare l’ascoltatore all’utilizzo di un linguaggio che cerca di essere svuotato dall’odio intrinseco. Il rapper torinese è uno dei rapper della nuova scuola che sembra avere le idee chiare sulla sua trasformazione, a tal punto da rifiutare di essere incluso, umanamente, nella scena trap odierna: “Ci sono tante cose che non mi rispecchiano, l'ostentazione e l'affinità alle droghe non mi rappresentano più”. La sua evoluzione sembra esser gradita anche dai suoi fan, frutto anche di uno scambio continuo e del carisma per sostenere un personaggio così divisivo, uno dei segreti per il successo odierno nel mercato discografico: “Nel 2021 non è il talento a premiare l’artista, serve una grandissima dose di inventiva”. Dopo il successo del disco “Forever”, la repack “Forever and ever” contiene anche il secondo episodio di Polka, questa volta accompagnato da Gué Pequeno e Ernia: “Non volevamo grattare ancora dal successo di Polka, e ci siamo detti: Cavolo qui dobbiamo spingere ancora di più”.