Piotta, il viaggio dentro di sé di Interno 7: "Vogliamo realizzare qualcosa che duri più di noi"

pubblicato il 25 marzo 2019 alle ore 16:28
Dopo la trilogia "S(u)ono diverso", "Odio gli indifferenti" e "Nemici" Piotta ha deciso di spostare l'attenzione dall'esterno all'interno e l'ha fatto con un album che guarda dentro già dal titolo, "Interno 7" che è un vero e proprio romanzo di formazione "il primo disco in cui mi scavo a fondo, mi metto a nudo" continua il rapper romano che ha segnato la storia dell'hip hop capitolino e non solo. È stato uno di quelli che ci ha creduto quando a crederci erano in pochi e ha tenuto alta la bandiera di un rap che vedeva crescere artisti come Cor Veleno, Colle der Fomento, tutte band che oggi sono da esempio alle nuove leve: "Quello che ci lega è una passione totale, quasi maniacale, nei confronti della musica, nel viverla proprio come qualcosa di magico, di sacro, come un rito laico se si tratta di un concerto, dove il fine unico è la musica e poter sperare di realizzare qualcosa che duri più di noi (...) Noi ragazzini di allora abbiamo avuto la bravura di crederci fino in fondo, il coraggio di buttarci dentro al nostro sogno e alla fine di vederlo realizzato".
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