La bionda degli Abba - Nadiè (ESCLUSIVA)
pubblicato il 24 gennaio 2017 alle ore 17:47
“La bionda degli Abba” è il primo video estratto da “Acqua alta a Venezia”, il nuovo disco dei Nadiè in uscita il prossimo 17 febbraio per Terre Sommerse / La Chimera Dischi.Il clip - che Fanpage.it vi mostra in anteprima -, realizzato dal regista Renato Chiocca, vede la partecipazione dell'attore Massimiliano Rossi, già nella serie tv Gomorra e protagonista del film Indivisibili.
“E' un brano molto personale – spiega la band siciliana – anche se non autobiografico, ed il video fa da controparte visuale alla storia raccontata. Quella di un rapporto finito male, che nel protagonista si traveste di illusione. Un'illusione dove si mischiano malinconia, amaro in bocca, disperata e surrogata felicità. Una sensazione strana, che nelle immagini del clip viene tracciata sul volto segnato e sbiadito di un giovane eterno, mentre realtà e sogno s'incastrano e a dominare tutto rimane lei: la bionda degli Abba. La sua gonna corta che si stropiccia, la cintura a foglia, il nastrino fra i capelli baobab. Tenere fra le mani una cartina trasparente e dell'erba per dimenticare di quando faceva urlare le discoteche.”
“La bionda degli Abba” è una delle dieci canzoni di “Acqua alta a Venezia”, sicuramente una delle più intime della tracklist, anche se il sarcasmo di versi come “Tua madre faceva il pubblico / nelle trasmissioni sui talenti / fatto di per sé che blocca la crescita / non ti fa vivere fra i presenti” suggerisce il carattere “rabbioso” dell'intero lavoro.
“Acqua alta a Venezia” è infatti un disco rock sulla rabbia. Un sentimento sempre meno frequentato nella musica indipendente italiana, soprattutto come possibilità costruttiva e disvelante, che qui viene spurgata in dieci canzoni cariche di tensione, alla stregua di flussi elettrici in cui immergersi ed uscire purificati. Dieci istantanee collettive e individuali di un Paese invaso da una marea di amoralità e degenerazione etica che ha superato ogni limite – da cui il significato del titolo – aggredendo anche la cultura e la bellezza.
I Nadiè raccontano l'acqua alta che ha invaso la nostra Venezia quotidiana, ovvero la coazione a sprofondare sotto il peso di ignoranza, religione, disillusione, scarsa qualità della vita, gioventù fuori controllo, malapolitica e malcostume ma anche rapporti personali fra genitori e figli, amici, amanti all'insegna dell'incomprensione, del silenzio e dello sfilacciamento di ogni legame. E lo fanno attraverso delle canzoni essenzialmente rock, dove basso-chitarra-batteria-tastiere generano una convulsione capace di travolgere l'ascoltatore.
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