È nato - Sara Grieco (ESCLUSIVA)
pubblicato il 22 dicembre 2016 alle ore 09:50
“È nato” è il titolo del primo singolo di Sara Grieco, una giovane e promettente artista, pubblicato da Clapo Music, etichetta di Claudio Poggi (produttore del disco “Terra mia” di Pino Daniele) ed edito da Marechiaro Edizioni Musicali, il cui video Fanpage.it vi mostra in anteprima. Un brano di grande atmosfera, “una preghiera sconosciuta”, un dialogo profondo con Dio che racconta di una natività moderna, più cruda e reale, come anticipazione di un album che verrà pubblicato nel corso del 2017. Scritto e arrangiato in prima persona, il tessuto musicale è essenziale, minimale dove però la sua straordinaria vocalità esplode e coinvolge come un mantra. Noti e bravi musicisti dell’area partenopea come Erasmo Petringa al violoncello, Romeo Barbaro nella fronna vocale iniziale e alla tammorra, Daniele De Santo al contrabbasso, Roberto Macario alla chitarra e Angelo Ruocco al flicorno soprano, hanno collaborato alla stesura musicale."È NATO" NELLE PAROLE DELL'AUTRICE
"Quando ho scritto questa canzone non immaginavo nulla, volevo solo scrivere qualcosa da poter suonare con mio padre per Natale. Quindi ogni spiegazione o immagine è successiva e posso solo provare ad interpretarla. In questa canzone ritrovo il dialogo profondo ed intimo che ho con Dio. È un dialogo che va aldilà dei modi, dei luoghi e delle parole. È una “preghiera sconosciuta” che canta il mio cuore ogni volta che cerca un segnale profondo; e la “chiesa abbandonata” suppongo di essere io, perché tante volte è così che mi sento. 'Così tu parli a questo cuore e ispiri in me tutto ciò che mi viene da dentro. Lasci entrare aria fresca. Spalanchi la anima come una finestra e oltre il buio della notte fai si che riesca ad intravedere le stelle'. Finalmente sento di poter abbandonare il mio dolore ad avere la forza di vedermi rinascere. La scelta dell'arrangiamento rispecchia questo intimismo, il brano è sussurrato e minimale. Quando ho visualizzato mentalmente il video, ho subito sentito di non poter prescindere da Napoli. Vedevo San Gregorio Armeno, i presepi, il tratto dei Decumani; Napoli magica, esoterica. La magia poi non può prescindere da una donna: la donna crea.. perde sangue e non muore. Le donne sono due: la prima è una donna vissuta, che ha negli occhi il dolore della perdita, la seconda è una ragazzina disapprovata dalla famiglia perché rimasta incinta troppo presto. Le due storie si incrociano all'interno di una piccola cappella dove le due hanno trovato rifugio. Non sanno di rappresentare l'una per l'altra il superamento di uno stato esistenziale.
Gli occhi si specchiano e di li a poco si raccontano. La ragazzina comincia il travaglio. Si muove per uscire dalla chiesa ma non ci riesce. Quindi viene soccorsa dalla signora che l'aiuta a dare alla luce suo figlio. Proprio lì, in quella cappella. Tutto avviene in breve tempo. Napoli è piena di gente e di folklore ancora di più nei giorni che anticipano il Natale, eppure nessuno sa che li attorno sta avvenendo un piccolo miracolo. Questo miracolo racconta la forza delle donne. La capacità delle donne di riuscire a ribaltare la situazione solo grazie alla loro forza. C'era una donna all'altare senza speranza segnata dalla vita; una ragazzina che con le unghie rivendicava la sua maternità. Alla fine del racconto c'è una madre felice con in grembo suo figlio. E c'è una donna vissuta ma non troppo, perché sa che la vita può ancora sorprenderla".
CHI È SARA GRIECO
Il video, molto coinvolgente per il particolare sviluppo narrativo, ha come interpreti le attrici Lidia Ferrara e Nancy Piscopo e l’ottima regia di Emiliano Carillo. Sara Grieco nasce a Pozzuoli (NA) l’8 febbraio del 1984 e da subito sviluppa un’attenzione particolare per il suono: quello degli alberi al vento e della pioggia scrosciante. L'incontro con tre voci segna il suo immaginario musicale: Amalia Rodrigues, Concetta Barra ed Ella Fitzgerald. Spinta dalla passione comincia i suoi studi lirici con il corista del “San Carlo” Mario Sfarzo, a 18 anni viene selezionata come corista nel programma “Domenica In” condotto da Mara Venier Contemporaneamente è la voce del disco "Custure me" del pianista Vincenzo Caruso. Grazie a questo disco incontra Lino Cannavacciuolo, affermato musicista e arrangiatore napoletano. Con lui comincia una collaborazione che va avanti per diversi anni. È la voce nei concerti in giro per l'Italia, e nel film "Il covo di Teresa", che vede come protagonista Lina Sastri ; del documentario "Un principe chiamato Totò", del "Decamerone "di Peppe Barra e della fiction "La Squadra”. Collabora infine con il quartetto d’archi: Solis String Quartet al progetto di villanelle dal sapore antico e moderno, che però non verrà mai pubblicato.
Ciò che lei reputa uno dei punti di arrivo della sua carriera è l'incontro con quella voce che aveva tanto ascoltato nei cd di suo padre, Giovanni Mauriello, storico ed autorevole voce della Nuova Compagnia di Canto popolare. Con lui è ora una delle voci dell'opera teatrale “Razzullo e Sarchiapone”, del regista Massimo Andrei e che vede come co-protagonista Benedetto Casillo.
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