Il congiuntivo se ne va - Davide Zilli (ESCLUSIVA)
pubblicato il 13 settembre 2016 alle ore 10:09
Salvare il congiuntivo o lasciarlo passare come tutte le cose?Il cantautore-professore Davide Zilli torna ad interrogarsi sull’argomento, con il suo nuovo video - in esclusiva su Fanpage.it - girato nel famoso Parco della Preistoria di Rivolta d’Adda (CR), accompagnato dalle note de “Il congiuntivo se ne va”, terzo singolo dell’album omonimo ripubblicato recentemente da Metatron-Edizioni Rubate.
Nonostante le apparenze, il pezzo non parla solo di grammatica e non vuole essere un inno grammar-nazi. Dall’insolito punto di vista di chi alla mattina insegna Italiano e Storia alle superiori, e di sera intrattiene gli spettatori nei locali, il congiuntivo diventa metafora delle cose che cambiano e scorrono, e questi giorni di inizio settembre, che da anni sanciscono per per tutti la fine dell’estate e il ritorno sui banchi di scuola, sembrano perfetti per riflettere sul tempo che passa.
Ed infatti è con il tempo che gioca anche il video, girato da Cristiano Mugetti: una passeggiata surreale in abiti dell’800, tra dinosauri e mammuth che omaggia Darwin e Kubrick, le atmosfere grottesche alla Ferreri, il “Pianeta delle scimmie” e il Super8, il tutto in una visita guidata con una studentessa un po’ particolare e indisciplinata, in quello che è una metà obbligata per tutte le scolaresche del Nord Italia.
Racconta Davide: “Quando ero studente la fine dell’estate significava: ansia dei compiti non fatti, prime piogge, tristezza dei supermercati che, dopo creme solari e infradito, cominciavano a esporre quaderni, astucci, goniometri”, e aggiunge: “Ora che sono un professore significa: scartoffie da compilare, casino delle segreterie, fastidio per le grida nei corridoi a cui mi ero disabituato (l’anticamera di quando butti secchiate d’acqua sulla movida sotto casa), lo stupore nel vedere studenti che ricordavo come piccoli hobbit trasformati in un misto tra Suicide Squad e Luca Brasi del “Padrino” (l’anticamera dei discorsi che iniziano con “ai miei tempi...”)”
E il video? “Lo abbiamo girato in un posto per me magico: il Parco della Preistoria di Rivolta d’Adda, dove ogni bambino ha fatto almeno una gita, perdendosi tra fac-simili giganti di tirannosauri, pteranodonti e triceratopi. Ma ho capito che la mia infanzia era finita quando un mio studente mi ha detto ‘ah, sì, fantastico il Parco della Preistoria! Di notte entravamo di nascosto a fumare nella grotta degli ominidi!’”
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