Via libera alla riforma europea del Copyright: approvata da Consiglio Ue, l'Italia si oppone
pubblicato il 15 aprile 2019 alle ore 17:46
La discussa riforma del Copyright ha ricevuto in questi minuti il suo via libera definitivo, grazie al voto dei Paesi membri, a cui l'Italia si è opposta insieme ad altri 5 (Svezia, la Finlandia, la Polonia, l'Olanda e il Lussemburgo). Il testo della direttiva finirà ora pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea; a partire dalla data di pubblicazione, gli Stati membri avranno poi due anni di tempo per tramutare i principi contenuti nella normativa in leggi applicabili sul proprio territorio nazionale. Non si tratta di un processo semplice, anzi. Gli articoli più complicati saranno sicuramente l'11 e il 13, diventati dopo la revisione 15 e il 17. Il primo prevede che qualunque piattaforma utilizzi estratti provenienti da notizie pubblicate da siti altrui lo faccia dietro un accordo economico con gli editori, con il rischio però che le realtà coinvolte dalla riforma. Il secondo articolo dà alle piattaforme di condivisione online la responsabilità di rimediare alle violazioni di copyright nelle quali incorrono gli eventuali contenuti caricati sui loro server dagli utenti, costringendole però a mettere in pratica misure di controllo restrittive su questi ultimi.
La riforma del Copyright approvata dal Consiglio Ue:
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