Roberto Benigni parla di Pinocchio di Garrone: "Va oltre la classicità, prende la nostra anima"
pubblicato il 12 dicembre 2019 alle ore 18:15
Durante la presentazione a Roma del nuovo "Pinocchio" di Matteo Garrone, Roberto Benigni (già autore e interprete della sua rivisitazione cinematografica nel 2002) ora interpreta il falegname Geppetto, e spiega perché continua ad essere affascinato dal capolavoro di Carlo Collodi: "Pinocchio va oltre la classicità. Ci avvolge, prende tutta la nostra anima, perché oltre ai significati della storia, semplice, di tutti i bambini e gli adulti, si sente che parte qualcosa dal libro ma è come un libro iniziatico, qualcosa che tocca le nostre profondità. Ci sono tutti i simbolismi, le metafore, le allegorie. Ci sono un miliardo di insegnamenti diretti, poi ci sono un miliardo di insegnamenti non diretti: colori, emozioni, frecciate che ti arrivano in tutte le parti del corpo. Per questo è così amato e lo rifarei mille volte". E scherzando aggiunge: "Mi dicono 'ti manca solo la fata turchina' visto che ho già fatto Pinocchio e Geppetto. Ma io farei anche la balena, cioé il tonno, se Garrone me lo chiedesse"
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