Tiziano Ferro: “Sono sempre stato un disadattato” e si commuove pensando ai genitori in Italia
pubblicato il 10 novembre 2020 alle ore 11:10
È uscito il 6 novembre su Amazon Prime Video,
Ferro il documentario sulla vita di
Tiziano Ferro. Da una sua stessa idea, prodotto da Banijay Italia, diretto da Beppe Tufarulo e scritto da Federico Giunta e Beppe Tufarulo, il documentario è un intenso e potente viaggio nella sua vita privata e professionale, girato tra l'Italia e gli Stati Uniti, dove ora il cantautore vive con suo marito Victor Allen. Lo abbiamo raggiunto nella sua villa di Los Angeles per parlare dei destinatari di questo progetto così intimo: "
Per assurdo il destinatario sono io. È un gesto di gentilezza e di amore verso me stesso, il bisogno di prendermi il diritto a 40 anni di dire che abbracciare se stessi è il privilegio più grande". È un uomo più consapevole, che parla di se stesso come di una persona che oggi vive in 'una versione sola' e non fatica a spiegare perché si è sempre definito, e sentito, un disadattato: "
Lo sono sempre stato. Nella Pazza Gioia di Virzì c'è Micaela Ramazzotti che dice 'Io sono depressa, sono nata più triste, è così" e questa cosa anche io ce l'ho. La celebro, ci rido, hashtag disadattato #disadattato, facciamolo diventare popolare, perché non siamo soli". Un passo indietro, poi, sul
coming out avvenuto nel 2010: "
Ho fatto un percorso mio a 28 anni perché non riuscivo nemmeno ad alzarmi dal letto, bevevo dalla mattina alla sera, non capivo quale fosse l'origine di quel dolore. Un giorno mi dico che ho bisogno di aiuto. Capii quanta liberazione ci sarebbe stata nel presentarmi per quello che volevo e non mi davo la possibilità di avere una storia d'amore perché non l'avrei potuta condividere. Una repressione che la stava uccidendo una persona così sentimentale come me. E aggiungo che non è mai stata una manovra commerciale o un mezzo promozionale, perché il solo pensiero mi avrebbe disgustato". La commozione arriva pensando ai genitori in Italia e a una frase che gli dice suo padre da un po' di tempo: "
Che tu sia dovuto andare fin laggiù (in America, ndr) per risolverti mi addolora, ma oggi ti vedo per la prima volta un uomo felice e questo mi basta". Alla fine di tutto Tiziano Ferro ricorda il valore di un applauso non casuale, quello che proviene da chi ha saputo guardarlo e toccarlo con tutto l'amore di cui è stato capace.
A cura di: Eleonora D'Amore
montaggio: Francesco Galgano
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