Oscar 2018, Guadagnino: "Felice e orgoglioso, non è semplicemente la storia di un amore gay"
pubblicato il 25 gennaio 2018 alle ore 11:16
"Chiamami col tuo nome" ha 4 candidature. In sala dal 25 gennaioRoma (askanews) - Il suo film, "Chiamami col tuo nome", ha appena ricevuto 4 nomination agli Oscar, per il miglior film, la migliore sceneggiatura non originale, di James Ivory, il miglior attore protagonista a Timothée Chalamet, e miglior canzone originale. Luca Guadagnino commenta così queste candidature:
"Felici e molto orgogliosi, condividiamo queste fantastiche nomination con la nostra magnifica troupe e con il gruppo di attori che ha interpretato questi personaggi. E' un percorso, quello di 'Call me by your name' molto pacato, molto minimale, che ha avuto questo tipo di risultato e insegna come la passione e l'inaspettato vanno mano nella mano".
Il film, nelle sale italiane dal 25 gennaio, dalla sua prima presentazione al Sundance ha ottenuto in tutto il mondo 50 premi e 150 nomination, è stato osannato dalla critica americana, e il regista Paul Thomas Anderson l'ha definito il miglior film dell'anno. "Chiamami col tuo nome" chiude una trilogia di film sul desiderio, dopo "Io sono l'amore" e "A bigger Splash". E' ambientato nell'estate 1983 nel nord Italia e racconta la scoperta della passione e dell'amore di un diciassettenne americano per un 24enne allievo del padre, interpretato da Armie Hammer.
"Io non penso che il film sia un film su una storia d'amore gay, senza voler togliere nulla alle storie d'amore gay. Penso che sia un film sull'aurora di una persona che diventa un'altra persona, in quel momento aurorale in cui ci si trasforma. Penso anche che sia un film sul desiderio, e quindi il desiderio non conosce definizioni di genere, e infine è un film sulla famiglia. Un certo tipo di racconto emotivo in cui il gruppo di famiglia è un luogo in cui ci si migliora a vicenda".
Hammer parla così di Guadagnino regista:
"Lui ha un incredibile equilibrio. E' difficile a volte lavorare con registi ingombranti che ti dicono 'fai così' o 'fallo in quest'altra maniera'... Nel lavoro con lui c'è una straordinaria libertà".
Timothée Chalamet con questo film ha ottenuto una candidatura all'Oscar, a soli 22 anni.
"Sono pieno di gratitudine, è molto incoraggiante ogni volta che un giovane artista riceve segnali come questo per continuare a seguire la propria carriera in questo campo.
Quindi in ogni momento in cui qualcuno ti dice che hai fatto un buon lavoro, senti che hai la responsabilità di goderti quel momento".
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