"Il premio", Alessandro Gassman: "Storia di padri e figli, di libertà e saggezza"
pubblicato il 5 dicembre 2017 alle ore 11:50
Dal 6 dicembre il nuovo film con Proietti, Foglietta, PapaleoRoma (askanews) - E' un viaggio con un genitore anziano e geniale quello che Alessandro Gassmann racconta nel suo ultimo film, "Il premio", nei cinema dal 6 dicembre. Gigi Proietti, scrittore che deve andare a ritirare il premio Nobel a Stoccolma, parte in auto con lui, la figlia Anna Foglietta e l'assistente Rocco Papaleo. Tra conflitti familiari e risate è evidente la differenza tra libertà e originalità del padre e blocchi emotivi e nevrosi dei più giovani.
"Non racconto la storia della mia famiglia, premettiamo questo, però racconto la storia di una famiglia con un capofamiglia, Gigi Proietti nel film, che ha nei rapporti interpersonali delle alchimie che assomigliano e ricordano inevitabilmente quella che è stata la mia infanzia, la mia gioventù. Mio padre era un caustico, cinico, crudele, molto amico di Flaiano, insomma. Le freddure, lo scherzare sui malanni propri o degli altri era tipico della mia famiglia. Era imprevedibile, ed era molto tenero, anche".
Il confronto tra le generazioni mostra la forza degli anziani, la fragilità degli adulti e il potenziale che hanno invece i più giovani.
"E' una generazione che ha avuto l'occasione di vivere la guerra, quindi un dramma terribile, ma anche la ricostruzione di un Paese, che ha dato dimostrazione, soprattutto nell'immediato dopoguerra, di energia, di libertà, creatività culturale, intellettuale, unica al mondo. E' chiaro che chi è venuto dopo, la mia generazione, quella dei 50enni, per fare meglio di chi ci ha preceduto ha avuto grande difficoltà, quasi mai ci siamo riusciti, era impossibile, anche perché la società è implosa, è arretrata. Mio figlio è molto più equilibrato di me, molto più saggio di me. E' una generazione molto sorprendente, alcune volte con dei talenti inaspettati, completamente diversi, dei quali capisco poco, ma che mi affascinano tantissimo. Gli voglio molto bene, mi piacciono molto".
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