Milano, nel laboratorio del Niguarda dove si studia il Covid: "Vaccinarsi per evitare le varianti"
pubblicato il 28 luglio 2021 alle ore 17:35
Il laboratorio di analisi chimico cliniche e di microbiologia dell'ospedale Niguarda di Milano, diretto dal dottor Francesco Scaglione, oltre all'analisi dei tamponi, svolge un importante ruolo per la caccia alle varianti del SARS-CoV-2, fondamentale per capire come il virus cambia e come si diffonde sul territorio. Siamo entrati nel laboratorio del Niguarda per capire il lavori di medici e scienziati: dopo una fase in cui la variante inglese, detta Alfa, era la più diffusa in Italia, la variante Delta (indiana) si appresta a diventare il ceppo più diffuso. Il sequenziamento prevede l’estrazione dell’acido nucleico che viene amplificato e spezzettato in vari segmenti e poi inserito in un macchinario che in 17-18 ore elabora l'elenco di amminoacidi. I risultati vengono inseriti in una banca dati, operazione svolta anche dagli altri laboratori lombardi e italiani attrezzati. L'insieme dei dati permette quindi di capire come si stanno diffondendo le varianti
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