Beirut, cooperante italiano: "Ci siamo rimboccati le maniche per dare una mano a ripulire le strade"
pubblicato il 7 agosto 2020 alle ore 18:26
A tre giorni dall'esplosione che ha tolto la vita a oltre 150 persone, la città di Beirut prova a ripartire. Migliaia di feriti e un'area abitata da almeno 300mila persone distrutta. I danni alle abitazioni e alle attività commerciali sono ancora incalcolabili. Ragazzi, giovani dei vari quartieri, sono scesi in strada per dare una mano a ripulire le strade e permettere la ripresa del traffico. Filippo Porcari, cooperante italiano per l'ong Avsi in Libano, è uno di questi. Insieme ad amici e colleghi si è rimboccato le maniche e, armato di scope e spazzoloni, si è messo a disposizione del suo quartiere, Geitawi, uno dei più colpiti dall'onda d'urto della bomba, per aiutare a ripulire da vetri e detriti.
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