Tra i malati di coronavirus del reparto di rianimazione dell'Ospedale San Paolo di Milano
pubblicato il 12 marzo 2020 alle ore 15:35
L'Ospedale San Paolo di Milano, dopo il diffondersi del focolaio di coronavirus a Codogno, è stato uno dei primi ospedali di Milano ad attrezzarsi per combattere la pandemia di Sars-Covid-2. Il reparto di rianimazione, infatti, è stato completamente destinato per i malati più gravi di coronavirus. "Questo è il reparto terminale - ci spiega il dottor Davide Chiumello, direttore della rianimazione dell'Ospedale San Paolo di Milano - dove arrivano i pazienti affetti da una grave crisi respiratoria dovuta al coronavirus. Qui i malati vengono sedati, per cui non vedono, non sentono e non parlano e soprattutto non soffrono. Qui il tasso di mortalità si è attestato intorno al 20, 30%". "Siamo stremati - ci racconta, invece, la dottoressa Antonella D'Arminio Monforte, direttrice del reparto di malattie infettive dell'Ospedale San Paolo - stiamo lavorando senza sosta da settimane, quest'infezione ha completamente monopolizzato tutte le strutture sanitarie, la Lombardia è sicuramente un sistema sanitario ottimo, ma se non si ferma questa epidemia sarà sempre più inadeguato".
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