Omicidio Katia Tondi: la telefonata del marito al 118: "Sta mia moglie a terra"
pubblicato il 25 marzo 2019 alle ore 15:49
- Pronto, pronto, buonasera, al parco Laurus a San Tammaro, sta mia moglie a terra.
- Che è successo?
- Non lo so, sta mia moglie a terra, venite qua per piacere, l'ambulanza che succede, l'ho chiamata già l'ambulanza, l'ho chiamata, sta mia moglie a terra..
- Ma sua moglie a terra è dentro casa
- ....
- Non ho capito, scusatemi?"
È la telefonata al 118 di Emilio Lavoretano, oggi imputato per l'omicidio della giovane moglie Katia Tondi, la donna descritta nella telefonata, avvenuto il 2 luglio 2013 nella casa coniugale di San Tammaro (Caserta).
Il servizio di 'Quarto Grado' analizza punto per punto la concitata comunicazione tra Lavoretano e l'operatore, concentrandosi sulla frase, appena biascicata, detta in chiusura. Secondo la redazione del programma, che ha utilizzato dei programmi speciali per trattare l'audio e rallentarlo, le parole dette da Lavoretano sarebbero: "Sono stato io".
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