"Impossibile ampliare orari al pomeriggio", la risposta dei presidi al Dpcm

pubblicato il 21 ottobre 2020 alle ore 15:48
"Ci sono questioni contrattuali, professori che avrebbero orari improbabili, siginificherebbe il raddoppio dei loro incarichi, non siamo pronti con il personale, lo escludo". È il commento di Cristina Costarelli, dirigente scolastico del Liceo scientifico Newton di Roma, alle indicazioni previste per la scuola nel nuovo Dpcm emanato dal governo. "Soluzione poco praticabile, nel Lazio non abbiamo neanche ricevuto personale aggiuntivo, sarebbero gli stessi professori a fare tutti gli insiegnamenti. Siamo invece aperti a maggiori scaglionamenti in entrata e in uscita", commenta Paola Senesi, preside del classico Giulio Cesare di Corso Trieste. Sugli ingressi alle 9, auspicati dal governo per dare respiro al trasporto pubblico, ci sono delle difformità su quanto stabilito nel Dpcm e quanto chiarito da una circolare del ministero il giorno successivo. "Non si capisce: il governo voleva che comunque facessimo entrare alle 9, il ministero ora dice che è solo in caso di rischio rappresentato dalle autorità sanitarie", dice Patrizia Marini, del tecnico agrario Emilio Sereni.
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