Truffa tamponi, la Asl Roma 4: "I referti erano contraffatti, abbiamo subito denunciato"
pubblicato il 7 ottobre 2020 alle ore 18:08
La dottoressa Ursino si è resa conto subito che c'era qualcosa che non andava quando hanno ricevuto una segnalazione da parte dell'ospedale San Camillo di un referto contraffatto. Il risultato di un tampone, attribuito a quel nosocomio, era un copia e incolla di altri referti e la richiesta di tampone risultava fosse stata fatta dalla Asl Roma 4. Eppure la paziente invece non risultava nel database e non c'era nessuna richiesta a suo carico. Dopo qualche ricerca e diverse telefonate la dottoressa è riuscita a risalire alla persona che aveva effettuato dei tamponi a pagamento nell'azienda dove lavorava anche la paziente. "Mi sono subito resa conto che non si trattava di un vero operatore sanitario ed ho allertato i carabinieri" ci racconta al telefono la dottoressa. Dopo la segnalazione da parte della Asl, le forze dell'ordine hanno iniziato ad indagare e al momento risulta indagata un'infermiera e il suo compagno per una presunta truffa di tamponi a pagamento.
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