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All’Università la Sapienza più di 160 molestie negli ultimi mesi e 20 violenze sessuali

È stato presentato oggi il report dell’indagine condotta da Sinistra Universitaria all’interno della Sapienza riguardo abusi e molestie. E il quadro emerso non è rassicurante.
A cura di Natascia Grbic
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Più di 160 molestie in ateneo e 20 abusi sessuali. Questi i risultati dell'indagine sulla sicurezza e l’inclusività all'università La Sapienza di Roma, presentati oggi dalle studentesse di Sinistra Universitaria. All'evento, ‘Un altro genere di Università – il manifesto per un'Università Transfemminista‘, organizzato presso la facoltà di giurisprudenza, hanno preso parte anche figure istituzionali dell'ateneo, del Comune e della Regione.

Il sondaggio è stato condotto dalle attiviste tra il 15 novembre 2023 e il 6 marzo 2024, e ha interessato un campione di 1318 studenti di undici facoltà della Sapienza. Il 15,6% degli intervistati ha dichiarato di essere stato molestato all'interno dell'università, mentre il 5% di aver subito violenze sessuali. Il 40% denuncia che sono stati professori a commettere le violenze, soprattutto in occasioni come ricevimenti, tirocini ed esami in ufficio. Il 30% delle studentesse ha dichiarato di non sentirsi sicura all'interno dell'università, mentre il 60% ha avuto bisogno di essere accompagnata a casa dopo le lezioni.

“I dati parlano chiaro", hanno dichiarato le studentesse di Sinistra Universitaria – gli strumenti di adesso sono inadeguati: solo uno studente su dieci sa dell’esistenza della consigliera di fiducia e un centro antiviolenza per 130mila studenti è insufficiente. Non si possono aspettare altre segnalazioni, bisogna intervenire subito. Noi siamo pronti a collaborare, anche se è difficile farlo con chi non ci ascolta", hanno concluso riferendosi alla Rettrice, assente all'incontro.

“Grazie a Sinistra Universitaria per il lavoro prezioso, frutto di un’altissima elaborazione politica, da cui non si può prescindere se si vogliono mettere in campo le azioni giuste per combattere la violenza patriarcale sistemica e omolesbobitransfobica anche nelle nostre università. I dati parlano chiaro, il lavoro da fare è tanto e non può che essere collettivo” ha dichiarato Marilena Grassadonia, coordinatrice Ufficio Diritti LGBT+ di Roma Capitale, presente all’incontro.

"Su un totale di 1318 partecipanti il 30% ha dichiarato di non sentirsi pienamente al sicuro in università e ben 160 (il 13% circa) hanno riportato di essere state vittime di molestie – spiega Emanuela Droghei, consigliera regionale e coordinatrice Pd Roma -. Un dato che colpisce e preoccupa, che deve spingere noi che siamo nelle istituzioni a riflettere e ad agire di concerto con le studentesse e gli studenti. Sinistra Universitaria ha già presentato all'interno del report diverse proposte concrete per rendere l'università un ambiente più sicuro e inclusivo, proposte che hanno tutto il nostro appoggio".

"Il prezioso lavoro condotto da Sinistra Universitaria Sapienza e l'indagine ‘Un altro genere di università' presentata oggi mostrano chiaramente quanto occorra lavorare ancora per rendere l'università un luogo inclusivo e sicuro, attento e pronto a valorizzare e difendere le differenze di ciascuno e ciascuna", ha dichiarato la consigliera del Partito Democratico Marta Bonafoni. "Sono gli stessi studenti e le stesse studentesse a offrire anche una lettura di questi dati e indicare chiaramente cosa fare e su cosa investire: spazi sicuri, didattica inclusiva, università queer. Un'ulteriore dimostrazione di come gli uomini e le donne delle istituzioni siano chiamati alla prova dell'ascolto di bisogni e desideri di un'intera generazione che chiede fiducia per poter mettere finalmente alla prova le proprie proposte e richieste".

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