Bloody Money, anticipazioni quinta puntata. La cricca dei veleni che riempie di rifiuti i capannoni del Nordest
pubblicato il 13 marzo 2018 alle ore 16:38
Sarà pubblicata domani su Fanpage.it la quinta puntata dell'inchiesta
Bloody Money che ha svelato gli intrecci tra politica, imprenditoria e camorra. Protagonisti di questo video i capannoni del Nordest che diventano facile preda di gruppi criminali che li prendono in affitto usando prestanomi e società fittizie, li riempiono di rifiuti di ogni tipo e poi li abbandonano o li danno alle fiamme.
Nella quinta puntata, un trafficante di rifiuti offre all'ex boss pentito Nunzio Perrella, che indossa una telecamera di Fanpage.it, un nuovo affare legato allo smaltimento.
A spiegare il meccanismo di questi "maneggi", un nuovo personaggio: il "ragioniere". L'uomo racconta come, avvicinando ditte in crisi di impianti di smaltimento, con pochi soldi e attraverso dei prestanome, riesca prima a entrare nelle stanze dei bottoni delle aziende e piano piano a prenderne il possesso.
In particolare, l'affare è legato a un impianto di riciclaggio rifiuti in provincia di Verona. Il "giochino" è semplice: sfruttando i permessi che gode questo stabilimento, si fanno arrivare nell'impianto i rifiuti pericolosi. Poi, avvolgendoli semplicemente nel cellophane e senza alcun trattamento specifico, vengono fatti uscire con un'altra dicitura: invece che rifiuti pericolosi, semplice plastica. Successivamente verrebbero trasportati in capannoni affittati ad hoc con dei prestanome e lì stoccati fino al riempimento completo e poi abbandonati o incendiati.
Ma proprio appena inizia questo tipo di traffico, qualcosa va storto, un camion rovina il gioco: cosa è successo? Le ditte a cui è stato mandato (ben tre) si sono subito accorte che il carico non era plastica, come da bolla di accompagnamento, ma rifiuti puzzolenti e così lo rispediscono indietro a Verona.
L'amministratore "fittizio" - quello cioè inserito nell'azienda dalla cricca - autorizza lo scarico a Verona e la situazione, ormai fuori controllo, precipita. Il "vero" proprietario dell'impianto che non si aspettava di ritrovarsi l'azienda piena di scarti maleodoranti e pericolosi, va su tutte le furie e nasce un lungo dibattito con l'ansia crescente che le forze dell'ordine possano arrivare da un momento all'altro e arrestare tutti. Il problema spinge infine alcuni dei soci "occulti" dell'impianto ad abbandonare l'affare.
Dopo questo episodio, Fanpage.it decide di andare in Procura e denunciare quello che stava accadendo.
Ancora una volta, il viaggio di Perrella, mostra uno spaccato inquietante del traffico di rifiuti illecito che ancora c'è in Italia. Il video mette i lettori faccia a faccia con la dimestichezza e la spregiudicatezza con cui questi personaggi discutono di rifiuti pericolosi, false autorizzazioni ed escort usate come mazzette come fosse del tutto normale.
Le puntate precedenti:
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