Totò Riina morto, la storia del capo dei capi di Cosa Nostra tra omicidi e segreti di mafia
pubblicato il 17 novembre 2017 alle ore 14:10
Considerato il capo indiscusso di Cosa Nostra, Totò Riina - originario di Corleone (Palermo) - ha fatto il suo esordio criminale al servizio di Luciano Liggio, braccio destro di Navarra. Ma cosa ha fatto il boss della mafia morto oggi? È finito nel mirino del pool antimafia che nel 1986 diede il via al maxi-processo ai Corleonesi e passò al contrattacco con gli attentati di Capaci e via D’amelio negli anni '90. Il 15 gennaio 1993, tradito dal suo autista, è finito in manette dopo 24 anni di latitanza. È morto stanotte, a 87 anni, nel reparto detenuti dell'ospedale di Parma. Nelle scorse settimane era stato sottoposto a due delicati interventi chirurgici: i suoi familiari gli sono stati vicini nelle ultime ore di vita. Nella tomba, però, si porta i segreti della "Trattativa Stato-Mafia".
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