Maternità surrogata, l'appello di Maria Sole: "Una mamma generosa mi aiuti a diventare madre"
pubblicato il 5 ottobre 2016 alle ore 15:31
Maria Sole Giardini è una giovane donna di Terni di 32 anni che ha una rara patologia genetica: a causa di questa malattia è nata senza utero, ma ha le ovaie funzionanti e gli ovociti che potrebbero essere fecondati. Insieme al suo compagno, da anni coltiva un sogno: quello di avere un figlio. "Non abbiamo i requisiti per l'adozione, che pure avevamo considerato, e allora restava la maternità surrogata. In America non possiamo permettercela, altrove lede i diritti delle donne". Per questo, Maria Sole e il compagno si sono rivolti all'associazione radicale Luca Coscioni, lanciando un appello: trovare una madre che, volontariamente, offra il suo utero in "prestito" per aiutarli a diventare genitori. Un gesto volontario, gratuito, un dono secondo lo spirito di solidarietà che contraddistingue gli italiani. "E' una condizione, quella del dono, che la legge 40 non chiarisce, perché punisce la commercializzazione di queste pratiche - spiega Filomena Gallo dell'associazione Luca Coscioni - Anche il Tribunale di Roma nel 2001 ha autorizzato un utero in prestito, quindi senza commercializzazione".
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