A rischio il Centro studi microcitemie: "Avremo nuovi e numerosi casi di anemia mediterranea"
pubblicato il 9 maggio 2015 alle ore 09:50
Nel Lazio, dal 1993 non nasce un bambino affetto da talassemia (nota come anemia mediterranea) da coppie inconsapevoli, ovvero da genitori che non sanno di essere microcitemici. Un risultato merito soprattutto del Centro studi sulle microcitemie di Roma gestito da Anmi Onlus. Un'eccellenza medica che grazie a 40 anni di monitoraggio ha sviluppato una vasta esperienza nel campo della diagnosi e della prevenzione. Oggi però rischia di chiudere a causa dei tagli che la Regione Lazio sta facendo per far fronte al debito sanitario. Manca l'annuale finanziamento regionale e così il direttore Amato denuncia: "È un colpo al cuore al sistema di prevenzione. Avremo di nuovo numerosi casi di talassemia, di drepanocitosi soprattutto tra la popolazione immigrata dove ancora la situazione non è sotto controllo"
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