Denise Pipitone: "La mamma l'ha uccisa", ma il giudice chiede approfondimenti sull'intercettazione
pubblicato il 16 gennaio 2015 alle ore 17:20
Nel processo in appello sul caso della scomparsa della piccola Denise Pipitone, è finita sotto la lente di ingrandimento la trascrizione di una intercettazione risalente ad ottobre del 2004. Un microspia ambientale ha registrato una conversazione tra le sorellastre di Denise: Jessica e Alice Pulizzi. Secondo un perito nominato dal tribunale, che ha usato dei filtri audio inesistenti all'epoca delle prime perizie, in una frazione di quel nastro si sentirebbe Jessica Pulizzi (imputata principale in questo processo) dire in dialetto a sua sorella Alice: "Quando eravamo a casa la mamma l'ha uccisa Denise". Su questa frase è stata chiamata a rispondere Alice Pulizzi che ha negato di aver mai sentito la sorella pronunciare quelle parole. La corte ha allora ritenuto necessaria una nuova perizia sull'intercettazione che sarà curata dagli esperti della Scientifica di Roma. "Evidentemente la corte non è convinta di quelle frasi" ha commentato l'avvocato di Jessica Pulizzi, Gioacchino Sbacchi. Si è detta ottimista invece Piera Maggio, la madre di Denise: "E' giusto che facciano ulteriori accertamenti su quella frase importantissima".
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