Addio Guida Port'Alba, tutto in svendita. L'accusa: "Napoli città irriconoscente"
pubblicato il 23 settembre 2014 alle ore 18:44
"La libreria non è un supermercato dove un abito venduto col 70 per cento può far gola, ma è un posto dove si fa cultura. Scriveva Umberto Eco che leggere è vivere la vita di un personaggio, dunque leggere più libri è vivere più vite". E' duro il j'accuse di Giuseppe Guida, a poche ore dalla "grande svendita" - tutti i libri al 70 per cento di sconto e gli arredi - disposta dal curatore fallimentare della libreria Guida, patrimonio storico della città, dichiarata "bene culturale" dal 1983, che nel tempo ha ospitato i grandi della cultura e della società. Ma è rimasta travolta dalla crisi dell'editoria, dai debiti (valutati dal tribunale per 6 milioni di euro, e a nulla è valso il patrimonio immobiliare dell'azienda) e anche dalla solitudine. Perché dopo 95 anni di attività aveva chiesto un aiuto alla popolazione di Napoli e alle istituzioni. Risultati? Zero.
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