Tabaccai di Napoli in sciopero: chiediamo aumento dell'agio
pubblicato il 11 marzo 2014 alle ore 10:02
I tabaccai di Napoli si uniscono alla protesta proclamata a livello nazionale: stop alla vendita di tabacco tutti i lunedì dalle 9 alle 12 per contrastare il calo di redditività nel settore. In città e provincia sono 1.800 le attività, soprattutto a carattere familiare, che soffrono la crisi economica e vecchi problemi. Francesco Marigliano è il presidente provinciale della Federazione italiana tabaccai: "Negli ultimi due anni abbiamo un crollo delle vendite per circa 100 milioni di euro dovuto a tanti fattori, soprattutto il ritorno del contrabbando". Alla crisi contribuisce il calo dei consumi di sigarette. "Noi lavoriamo ad agio - ha detto - e con il 10% lordo non riusciamo ad andare avanti. Chiediamo un aumento del nostro agio per rendere il nostro reddito adeguato a sostenere i costi". Alle istituzioni i tabaccai chiedono un maggiore interessamento per combattere contrabbando e contraffazione.
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