Striscia di Gaza: fotovoltaico è la risposta alla carenza di elettricità
pubblicato il 26 febbraio 2014 alle ore 17:51
L'energia che viene dal Sole per alimentare case e ospedali. Nella Striscia di Gaza il fotovoltaico è la risposta a una cronica carenza di elettricità: gli abitanti si sono ingegnati per sopperire alla mancanza di carburante e ai generatori hanno sostituito i pannelli solari, più sicuri e meno rumorosi."In passato avevamo la luce solo otto ore al giorno, ma di notte no, e io avevo paura del buio. Da quando mio papà ha montato i pannelli abbiamo sempre la luce" racconta Rola. L'ospedale Al-Nasir di Gaza City ha adottato la stessa soluzione per alimentare macchinari salvavita come le incubatrici dei neonati."A volte manca la corrente per 12, 18 ore: usiamo il fotovoltaico per generare elettricità per 24 ore nella nursery" spiega il direttore Nabeel Albaraqoni. L'energia solare è strategica anche dal punto di vista politico: l'obiettivo del governo è produrre così il 20% dell'elettricità consumata nel territorio della Striscia entro il 2020. La difficoltà sta nel procurare il materiale necessario a fabbricare gli impianti: gran parte arriva di contrabbando dall'Egitto, ma il commercio ha subito un'interruzione con la chiusura dei tunnel tra i due Paesi.
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