Egitto nel caos, scontri e cortei contro il regime militare
pubblicato il 26 gennaio 2014 alle ore 10:51
Egitto nel caos. In un clima di altissima tensione è stato celebrato il terzo anniversario della rivolta del 2011 che ha portato alla cacciata del presidente Hosni Mubarak. In campo sono scesi dimostranti di tutte le tendenze. In piazza Tahrir si sono radunati i sostenitori del regime militare che ha deposto nel luglio 2013 il presidente Mohamed Morsi, espressione del movimento dei Fratelli musulmani, vincitori alle elezioni di un anno prima.Ma nelle strade si sono dati appuntamento anche gli oppositori del governo, dai gruppi islamisti a quelli liberali che, da sponde opposte avevano partecipato alle oceaniche manifestazioni che avevano portato alla caduta di Mubarak."Siamo tutti uniti, tutte le forze politiche sono unite per fare cadere il regime. Il popolo chiede le dimissioni del regime, quali che siano le diverse posizioni politiche o ideologiche"Dal canto suo, Khalid Dawood, portavoce del Destor, un movimento laico di opposizione, sottolinea come gli obiettivi della rivolta del 2011 non siano stati raggiunti, con un regime militare che ha sostituito un altro regime militare."Dobbiamo raggiungere gli obiettivi della rivoluzione per la quale ci battiamo da tre anni. Ma come vedete la situazione non è molto favorevole. Hanno schierato le forze dell'ordine per attaccare chiunque abbia opinioni diverse e che esprima le rivendicazioni della rivoluzione".
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