Benvenuto 2014, un anno per uscire dalla crisi e dalle guerre
pubblicato il 1 gennaio 2014 alle ore 10:36
Il 2014 è iniziato e a festeggiarlo per primi, come sempre sono i neozelandesi e gli australiani. I fuochi artificiali poi da Sydney si sono poi spostati verso l'Oceano indiano e progressivamente verso Occidente. Il nuovo anno porta con sé una serie di speranze, prima tra tutte quella di una ripresa economica su vasta scala, già anticipata negli Stati Uniti e in Giappone, ma ancora molto debole in Europa e soprattutto in Italia.I prossimi dodici mesi saranno cruciali anche per la Siria, Paese sempre più dilaniato dalla guerra civile che sta mettendo letteralmente in ginocchio la popolazione. L'auspicio è che la comunità internazionale abbia la forza di trovare una mediazione tra il regime di Assad e i suoi oppositori.Giorni importanti arrivano anche la Chiesa cattolica, con Papa Francesco atteso alla pratica delle riforme annunciate con il suo arrivo al soglio di Pietro.L'anno sarà segnato anche da grandi eventi sportivi: si inizia con le Olimpiadi invernali si Sochi, minacciate dal terrorismo islamista del Caucaso, per poi arrivare ai Mondiali di calcio in Brasile, test sportivo per la nazione verdeoro, ma soprattutto sfida chiave per sancire il definitivo ingresso di Brasilia nel contesto dei Grandi Paesi che dovranno definire il futuro.Dopo i fuochi artificiali e i brindisi ci aspettano dunque altri 12 mesi interessanti, carichi di incognite, ma anche di possibilità
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