Il ritratto degli italiani secondo il Censis: Tristi e sciapi
pubblicato il 6 dicembre 2013 alle ore 16:49
Il ritratto degli italiani nel 47esimo rapporto del Censis è ancora una volta segnato dalla crisi. La congiuntura economica ha i suoi effetti sull'occupazione, l'istruzione, la spesa quotidiana e quella per il tempo libero, una condizione che ha reso la società italiana "sciapa" e "infelice", come scrive il Censis nel suo rapporto. Tre milioni di disoccupati e 6 di precari spingono gli italiani in una situazione di "dilagante incertezza sul futuro" lavorativo. La stessa incertezza che colpisce le famiglie italiane: una su quattro, scrive il Censis, fatica a pagare tasse o bollette e il 70% è in difficoltà se deve affrontare una spesa imprevista. Non solo: la crisi ha imposto una "profonda ridefinizione dei consumi": è caccia alle promozioni e all'acquisto dei cibi più convenienti, si rinuncia al cinema e sempre più spesso auto e scooter restano in garage. Il quadro più sconfortante se così si può dire emerge dai dati sui giovani: tra i Neet, coloro che non lavorano, non studiano e non cercano un posto, il 43,7% ha al massimo la licenza media, oltre il 17,5%, con punte fino al 20%, abbandona la scuola dopo la terza media e due italiani su 20 con più di 15 anni hanno solo la licenza elementare. La speranza in futuro potrebbe venire dalle donne e dagli immigrati, gli unici che alla crisi rispondono creando nuove imprese.
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