Pizzo ai connazionali, arrestati a Milano sette cinesi
pubblicato il 30 ottobre 2013 alle ore 19:31
Milano, la squadra mobile di Milano ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sette cittadini cinesi accusati di far parte di un'organizzazione criminale capitanata da un 31enne clandestino che imponeva un pizzo mensile di circa 300 euro a prostitute, tenutarie di piccoli bordelli e ad alcuni proprietari di sale giochi e internet-point gestiti nel capoluogo lombardo da loro connazionali. La maggior parte degli arrestati, che hanno tra i 21 e i 31 anni, è irregolare in Italia e pregiudicata. A sei di loro la procura di Milano contesta il reato di associazione per delinquere. I dettagli dell'operazione sono stati spiegati dal dirigente della Squadra Mobile di Milano Alessandro Giuliano: "I nostri investigatori hanno documentato in otto mesi 28 episodi di estorsione, tra tentata e consumata. Alla fine le vittime pagavano tutte e quasi sempre senza che gli indagati dovessero ricorrere alla violenza perché bastava la forza di intimidazione che alcune organizzazioni criminali sono capaci di incutere nella propria comunità".
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