Palestinese bruciato vivo, Netanyahu al padre "un gesto ripugnante"
pubblicato il 7 luglio 2014 alle ore 19:05
A poche ore dall'arresto di sei presunti estremisti ebrei sospettati di avere bruciato vivo un sedicenne palestinese, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha telefonato al padre della giovane vittima esprimendo tutta la sua indignazione per un omicidio che ha definito "ripugnante"."Abbiamo agito immediatamente per catturare gli assassini. Li condurremo a processo e saranno giudicati sulla base della più ampia applicazione della nostra legge", ha assicurato il primo ministro israeliano.Mohammad Abu Khdeir, 16 anni, era stato rapito il 2 luglio scorso nel quartiere Shuafat, a Gerusalemme Est. Il suo cadavere, che secondo l'avvocato della famiglia era completamente bruciato, è stato ritrovato qualche ora dopo il sequestro nella parte ovest della città.Intanto, resta alta la tensione tra Israele e i militanti palestinesi della Striscia di Gaza. Ai lanci di razzi contro lo Stato ebraico, l'aviazione israeliana ha risposto con una serie di raid con droni che hanno fatto almeno sette vittime palestinesi in poche ore.
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