Molotov e propaganda, viaggio fra i filorussu di Donetsk
pubblicato il 15 maggio 2014 alle ore 15:06
Bottiglie di molotov a portata di mano vicino a tutti gli ingressi, pronte da usare in caso di attacco. E' l'ordine che regna a Donetsk nei nuovi corridoi del potere, nel quartier generale dell'autoproclamata Repubblica popolare. In questo edificio occupato, da Aprile sono al lavoro centinaia di volontari filorussi, convinti di portare avanti una battaglia contro il regime fascista di Kiev. "Sono umani come noi, ma loro uccidono le persone disarmate, donne e bambini, li bruciano. In realtà è come se non fossero umani", dice questo ex meccanico ora addetto alla sicurezza dell'edificio.Quello che per Kiev è stato un referendum illegittimo, qui viene visto come un motivo di orgoglio e speranza."Noi non siamo pagati, siamo qui perché dobbiamo essere qui, è il nostro dovere civico" dice questa trentenne che lavora come medico volontario. "Ognuno ha la sua verità, la sua prospettiva ma io posso dire che sono dalla parte della verità, lo posso dire per certo" dichiara un'ex agente immobiliare che ora si occupa dei rapporti con la stampa. Posizioni granitiche che dividono una città per ora tranquilla, mentre tutto intorno in molte regioni si muore nei combattimenti.
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