Giuseppe Conte: "Con Salvini e Di Maio stiamo lavorando a nuove proposte per contratto di governo"
pubblicato il 19 giugno 2019 alle ore 11:16
Ospite nella redazione napoletana di Fanpage.it, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte risponde alle domande del direttore Francesco Piccinini. Si parte dall'ormai famosa "lettera" che Conte indirizzerà alla Commissione UE: "Conterrà un messaggio politico, più che dati, cifre e rilievi economici. Vorrei trasmettere un messaggio, si eviti di concepire la UE solo come un mercato e si recuperi un alto tasso di politica". Poi ribadisce: "Mai discussa l'uscita dell'Italia dall'euro e dalla UE, noi siamo i migliori europeisti, perché abbiamo la lucidità per dare un contributo critico".
Sul rapporto con Di Maio e Salvini dopo la famosa conferenza stampa: "Siamo maturati tutti e tre. Nessuno aveva esperienza di governo, dopo i toni veementi della campagna elettorale occorreva guardarsi negli occhi e recuperare fiducia. Ora dobbiamo operare una ricognizione e aggiungere alcuni suggerimenti al contratto di governo, possiamo incrementare la ricerca scientifica e serve un piano nazionale per il turismo, cui sta già lavorando il ministro Centinaio. Bisogna coltivare altre linee di sviluppo”.
Riguardo al caso ce ha scosso la magistratura afferma: “Dobbiamo recuperare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni: serve una coesione sociale e fiducia nelle istituzioni, dunque serve intervenire per dare un segnale di grande attenzione. Inizialmente la magistratura ha difeso in modo generico l’istituzione, con spirito corporativo, rischiando di offuscare ancora di più sul prestigio delle istituzioni. Le ultime iniziative, anche dell’Associazione Nazionale Magistrati, mi sembrano di segno più chiaro, invece. Da parte nostra dobbiamo recidere qualunque promiscuità tra politica e magistratura”.
Sulla questione migranti: “Non possiamo consentire che le persone maltrattate e sfruttate durante il loro viaggio verso la Libia rischino la vita, buttate su barche non sicure per attraversare il Mediterraneo, per un sogno che non esiste. Ci sono tanti interessi criminali in questi traffici, noi pensiamo che i flussi migratori vadano realizzati in piena legittimità e bisogna lavorare per i corridoi umanitari. Ho lavorato per andare in quella direzione, anche attraverso i miei viaggi e contatti in Africa”. Sulla Libia come porto non sicuro però non si sbilancia: "C'è un conflitto in atto, ma non è una vera guerra civile esplosa in tutte le sue dinamiche. Però la soluzione del problema non può essere quella di aprire all'accoglienza indiscriminata, è stato fatto in passato e non ha funzionato".
Sulla norma che aumenta il limite per i subappalti attacca: "Bisogna mantenersi lucidi e non farsi influenzare dai singoli episodi. Il codice degli appalti non funzionava, quindi abbiamo cominciato a lavorare a una riforma organica. Abbiamo anticipato alcune misure, ma va capito che una norma di legge non può scongiurare la corruzione, che io voglio contrastare con lo spazzacorrotti. Serve una disciplina utile per gli investimenti, se le nuove norme non saranno idonee in fase applicativa, potremmo intervenire successivamente".
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