Luca Bergamo: "Se la società ha paura di tutto investiamo nella cultura in periferia"
pubblicato il 19 aprile 2019 alle ore 15:12
L'intervista di Fanpage.it a Luca Bergamo, vicesindaco e assessore alla Cultura di Roma Capitale. Molti gli argomenti trattati nella conversazione, a partire dal festival della cultura scientifica Eureka! presentato proprio ieri ai Musei Capitolini. "Il paese soffre del fatto che continua a considerare, ha considerato lungamente la scienza come una cosa secondaria - ha spiegato - noi stiamo lavorando per superare questo atteggiamento con un insieme di iniziative molto ricche che costituiscono questi giorni di promozione della cultura scientifica". L'esponente della giunta Raggi spiega poi la scelta di aumentare per il 2019 del 60% i fondi all' Estate Romana: "Nasce come strumento di riappropriarsi della vita della città attraverso la cultura, oggi riappropriarsi della città non ha più le stesse caratteristiche che aveva negli negli anni Settanta, per questo noi abbiamo fatto un lavoro molto forte con l'Estate Romana per incentivare lo sviluppo di attività culturali nelle zone lontane dal centro. Chi abita lontano dal centro della città a Roma a differenza di qualunque altra città in Europa, ha meno opportunità di vivere la vita culturale, quindi noi abbiamo fatto un lavoro un po' diverso che è nello stesso spirito di riappropriazione degli spazi pubblici, ma che riguarda la città così come è oggi" . Negli scorsi mesi Luca Bergamo si è poi battuto con forza contro l'ipotesi avanzata dall'ex ministro Franceschini di un ingresso a pagamento per il Pantheon. Una vittoria che spiega così: "La partecipazione alla vita culturale è un diritto di tutti i cittadini, se noi trasformiamo uno dei luoghi più importanti e pregiati della città tutti in attrattori turistici quindi con un biglietto a pagamento, significa che facciamo uscire dalla vita delle persone la possibilità di entrarvi, perché vuol dire che uno in quel caso andrebbe al Pantheon in modo programmato. Ciò che ci dicono tutti gli indicatori, le esperienze in tutto il mondo, non solo a Roma, è che un rapporto equilibrato di fruizione del proprio patrimonio culturale, aumenta i livelli di coesione nella società. La scelta d'investire sul circuito delle biblioteche comunali e dei teatri di cintura per rafforzare le istituzioni culturali nella periferia della città: "L'istituzione delle biblioteche nasce nel primo mandato Rutelli e i teatri di cintura arrivando un po' dopo. Noi abbiamo riconosciuto il valore di quelle intuizioni e allo stesso tempo fatto un grande passo avanti, nel che senso che quell'istituzione era lasciata un po' a margine, noi le abbiamo al contrario messe al centro di una strategia, nel senso che oggi le biblioteche civiche sono il luogo in cui tutte le istituzioni culturali sono chiamate a programmare delle attività, proprio perché sono i luoghi lontani dalle istituzioni culturali ma sono vicino a dove abitano le persone". E infine a Matteo Salvini che ogni giorno attacca l'amministrazione di cui fa parte dice: "La quotidianità degli attacchi dimostra il fatto di essere strumentale a una campagna elettorale, dopodiché la verità è che se il ministro degli Interni si occupasse di fare il ministro degli Interni, che non è solo fare il poliziotto, ma è fare molto di più, farebbe bene al Paese. Non lo fa, si diverte a fare campagna elettorale, ognuno ha le sue preferenze.
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