La prima lunga giornata del nuovo Parlamento
pubblicato il 16 marzo 2013 alle ore 04:18
Primo giorno in Parlamento per i neo deputati e senatori. C’è chi si dice emozionato, chi responsabilizzato ma il caos regna su tutto. Nessun accordo per l’elezione dei presidenti di Camera e Senato. I ‘grillini’ votano compatti i loro candidati mentre il Pd sceglie di consegnare schede bianche. E sembra l’ennesima rincorsa del Partito Democratico nei confronti dei cinque stelle. “Rincorsa vana, ormai”, sembra convinto Paolo Gentiloni del Pd. “Siamo pronti a votare anche un candidato del Movimento 5 stelle”, aprono invece i neoeletti con Sel. “Anche se - spiega Claudio Fava – in questa fase anche il metodo diventa merito. E’ necessario un dialogo, perché stiamo parlando dell’elezione delle più alte cariche dello Stato”. E se la nomina di presidenti dei due rami del Parlamento diventa complicata, l’accordo per la costituzione del nuovo governo sembra diventata un’impresa impossibile. I ‘grillini’ continuano a rimanere sulle loro posizioni: “un governo guidato dal Movimento oppur facciano un governassimo e voteremo di volta in volta i provvedimenti che riterremo più giusti”. Ma il Pd non sembra disponibile a un eventuale governo cinque stelle. A sbrogliare la matassa ora si attende il presidente della Repubblica.
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