Nella classifica delle 'menti più brillanti' del mondo, in Italia precario per 15 anni
pubblicato il 2 luglio 2014 alle ore 17:49
"Fare il ricercatore in Italia è un po' come essere un panda, ma un panda non tutelato", esordisce così Mauro Serafini, ricercatore presso il Cra-nut, ente che si occupa di ricerca scentifica nel campo della nutrizione, una delle 55 'beautiful minds' italiane, secondo l'Istituto Thomson Reuters. La classifica, stilata in base a due parametri: pubblicazioni scientifiche e numero di citazioni ricevute dai lavori di ogni scienziato, ha individuato 3200 'menti brillanti' a livello internazionale. Ma se all'estero gli scienziati italiani sono riconosciuti e apprezzati, non sempre la stessa cosa avviene nel nostro Paese. Mauro Serafini ci ha raccontato la sua esperienza, il suo lavoro e i suoi riconoscimenti.
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