Forme, spazio e tempo: la collezione Alcantara arriva a Venezia
pubblicato il 4 giugno 2018 alle ore 12:46
Tre opere site specific selezionate da Davide Quadrio Venezia (askanews) - Un dialogo attraverso diverse dimensioni, per dare una piccola panoramica sulla collezione d'arte di Alcantara e, al tempo stesso, stabilire una relazione forte con Palazzo Rocca Contarini Corfù a Venezia. Potremmo definire così la mostra "Multiforme, declinazioni tra spazio e tempo", che è stata concepita dal curatore Davide Quadrio. Ci siamo resi conto - ha detto ad askanews - che una cosa molto interessante su cui poter lavorare era prendere la collezione e renderla il più movibile possibile. "In questo caso a Venezia non è una mostra curata da me, ma ho selezionato, all'interno della settantina di opere importanti commissionate da Alcantara negli ultimi 7-8 anni, ho selezionato tre opere, di tre artisti di generazioni diverse, che in qualche modo commentassero, o si affacciassero all'idea curatoriale della Biennale di architettura di quest'anno". In mostra tre opere site specific di artisti molto diversi tra loro: Krijn de Koning, Nanda Vigo e il collettivo Zeitguised. Tutti lavori che riescono, ciascuno a suo modo, a stabile una relazione interessante con lo spazio espositivo, offrendo al visitatore una manifestazione concreta del rapporto con il tempo di cui parla il titolo dell'esposizione. Andrea Boragno, presidente e amministratore delegato di Alcantara: "C'è questo momento dialettico tra il futuro e il passato - ci ha detto - quindi questa è la sede ideale, anche a livello concettuale". "Ognuna di queste opere - ha aggiunto Quadrio - funziona all'interno dello spazio di Palazzo Corfù qui a Venezia, come una specie di momento a sé stante, sono quasi delle solo exhibition una dietro l'altra, molto esperienziali, che lavorano sull'idea di FREESPACE della Biennale in maniera diversa". A fronte della scelta di dare spazio e visibilità, oltre che anche molte "nuove vite" alla collezione, Alcantara guarda alla possibilità di creare una fondazione. "Sì, ci stiamo pensando, ci stiamo lavorando - ha confermato Boragno - pensiamo sia la cosa giusta da fare perché evidentemente deve essere chiaro che questa attività non deve avere finalità commerciali dirette, anche se sicuramente incide sul percepito del brand. Ci sta bene che lo faccia una fondazione e stiamo pensando a una fondazione che operi sia in tutte le attività legate all'arte sia in tutte quelle legate alla sostenibilità". La mostra "Multiforme" resta aperta al pubblico a ingresso libero fino al 27 giugno, accompagnando il primo mese di apertura della Biennale di architettura.
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