Per la prima volta il cervello di due pazienti percepisce un braccio robotico come se fosse naturale
pubblicato il 14 agosto 2018 alle ore 18:34
Per la prima volta nella storia della ricerca medica due pazienti amputati hanno percepito i propri arti robotici come se fossero reali. Per raggiungere questo straordinario risultato, che comporterà benefici significativi soprattutto sul percorso di riabilitazione, gli scienziati hanno 'ingannato' il cervello dei pazienti combinando uno stimolo tattile a uno visivo, sfruttando un visore per la realtà virtuale (l'Oculus Rift di proprietà di Facebook). A mettere a punto questa tecnica innovativa un team di ricerca internazionale guidato da studiosi italiani e svizzeri di vari istituti, tra i quali il Laboratorio di Neuroscienze cognitive e il Centro di neuroprostetica della Scuola Politecnica Federale di Losanna (EPFL), l'Istituto di Neurobiologia dell'Università Campus Bio-Medico di Roma e la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.
[Credit: Scuola Politecnica Federale di Losanna -
https://youtu.be/YRF5sqx6seU]
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