Il video censurato contro la produzione di olio di palma arriva in Italia
pubblicato il 14 novembre 2018 alle ore 17:15
Dà voce al cartoon di Greenpeace censurato in Gran Bretagna Roma, 14 nov. (askanews) - Greenpeace Italia pubblica il video contro la produzione indiscriminata di olio di palma censurato in Gran Bretagna perché giudicato "troppo politico", dopo che la catena dei supermercati Iceland lo aveva scelto per il suo spot natalizio in TV. Il cartoon, doppiato dalla cantante Noemi che ha prestato la sua voce alla Campagna dell'associazione ambientalista, racconta la storia di una bambina e di un piccolo orango "sfrattato" dalla foresta per dare spazio alle piantagioni di palma da olio. In Gran Bretagna l'authority per la pubblicità ha proibito alla grande catena di supermercati Iceland di usare il video come 'pubblicità di Natale' perché sarebbe "troppo politico". Il video originale ha la voce dell'attrice Emma Thompson (askanews lo ha pubblicato in questa versione sabato 10 novembre 2018). Come parte della sua campagna natalizia, Iceland aveva concordato con Greenpeace il riutilizzo del video. Iceland nel 2018 si è impegnata a eliminare l'olio di palma da tutti i prodotti col suo marchio. Uno dei maggiori acquirenti al mondo di olio di palma è la multinazionale statunitense Mondelez International i cui marchi più noti sono i biscotti Oreo e i cracker Ritz. Un'indagine di Greenpeace ha scoperto che tra il 2015 e il 2017, 22 dei fornitori di olio di palma di Mondelez, tra cui Wilmar (il più grande operatore mondiale di olio di palma), hanno distrutto oltre 70 mila ettari di foresta pluviale, un'area grande quasi tre volte l Isola d Elba. Questi fornitori sono stati accusati anche di sfruttamento del lavoro minorile, dei lavoratori, di deforestazione illegale, incendi dolosi e accaparramento di terre. "Nel 2010 Mondelez ha promesso di ripulire la propria filiera dall olio di palma prodotto a discapito delle foreste e dei diritti umani entro il 2020. A meno di 500 giorni dalla scadenza dell accordo il problema è tutt altro che risolto - ha detto Martina Borghi, Campagna Foreste di Greenpeace Italia - L'olio di palma può essere prodotto senza deforestare, eppure le nostre indagini rivelano che i fornitori di Mondelez continuano a distruggere preziose foreste che sono anche la casa di animali unici come l orango", Tutte e tre le specie esistenti di orango sono sull orlo dell estinzione. Uno studio pubblicato a inizio anno dalla rivista scientifica Current Biology mostra, infatti, che in soli 16 anni abbiamo perso la metà degli oranghi del Borneo. Studi recenti indicano che sia l'orango di Sumatra che quello di Tapanuli sono stati privati di più della metà del loro habitat tra il 1985 e il 2007. Lo stesso destino riguarda anche la tigre e il rinoceronte di Sumatra. "Ringraziamo Noemi per aver dato la sua voce a un cartoon che in pochi secondi dimostra come la mano dell uomo sia capace di distruggere interi ecosistemi, causando l estinzione di specie uniche e alimentando una crisi climatica globale. Mondelez - continua Borghi - deve smettere immediatamente di acquistare olio di palma da Wilmar e dagli altri fornitori che continuano a distruggere le foreste e violare i diritti umani. Se le grandi multinazionali non riescono a trovare abbastanza olio di palma prodotto responsabilmente, dovranno iniziare a utilizzarne meno. Qualche merendina non può valere l estinzione degli oranghi e la perdita di parti della foresta pluviale", conclude Borghi.
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