Il ritorno di Bianco è "Quattro": "Soffrivo di egocentrismo, la musica mi ha aiutato"
pubblicato il 15 febbraio 2018 alle ore 10:27
Alberto Bianco è uno dei migliori cantautori italiani di questi ultimi anni. Produttore "per caso" - ci tiene a sottolineare che quello non è il suo primo interesse - dei primi due album di Levante e parte fondamentale della band che ha girato con Niccolò Fabi negli ultimi anni, Bianco arriva al suo quarto album, "Quattro", confermandosi una delle certezze del nostro cantautorato. Un album in cui si raccontano i legami, l'amicizia, la famiglia, attraverso la lente del tempo, che passa, e dello spazio, che cambia: "In questo episodio era necessario esprimere al 100% il mio gusto. Ho scritto il disco in un periodo in cui pensavo tanto al tempo e all'età che cresce, alle responsabilità che cambiano, alle persone che mi stanno accanto, dai miei genitori ai miei amici. È stata un'analisi con me stesso guardando gli altri. Anche lo spazio è una cosa a cui ho fatto molta attenzione, girando come un matto in questi due anni, le finestre da cui guardavo fuori erano completamente diverse, così come i panorami".
Stare su un palco, sotto i riflettori, è forse la massima soddisfazione di ogni musicista, ma bisogna mitigare l'egocentrismo che tende a crescere pian piano. Motivo per cui il cantante si è allontanato, non solo fisicamente, ma anche come sguardo: "L'amicizia è proprio l'argomento principale dell'album: mi sono reso conto che soffrivo di egocentrismo, facendo questo mestiere sei soggetto ad avere i riflettori puntati addosso e quando scendi dal palco quella roba comunque rimane. Quando mi sono allontanato da casa e dalla cerchia di amicizie, avevo bisogno di concentrarmi sui rapporti con queste persone, perciò mi è venuto naturale scrivere di loro".
L'album è un caleidoscopio di suoni, ci sono sfumature che sono cementate, però, dalla mano del cantautore che riesce a non farsele sfuggire di mano. Una playlist - come la chiama lui - in cui ha fatto entrare tutto quello che gli piaceva. Anche Fabi, ma sono quando la scelta non era forzata e rientrava in un discorso coerente: "L'insegnamento più grande che mi ha dato Niccolò è la visione di questo mestiere, il sentirsi privilegiati a poterlo fare. Io ho cercato di fare un lavoro di allontanamento dalle sue sonorità, mi sembrava scontato e paraculo. Non nascondo che ci sono delle cose che lo ricordano, come in 'Organo amante'". Da oggi Bianco è in tour, ecco le date:
15.02.18 Locomotiv - Bologna
16.02.18 La Cantinetta - Macerata
17.02.18 Soul Kitchen - Sulmona
23.02.18 Smav - Santa Maria a Vico - Caserta
24.02.18 Monk - Roma
28.02.18 Salumeria della Musica - Milano
03.03.18 Capanno Black out - Prato
09.03.18 Hiroshima Mon Amour - Torino
10.03.18 Latteria Molloy - Brescia - Ronzinante Festival
07.04.18 Casa Delle Arti - Conversano - Bari
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